Perchè Ecolò è contraria al people-mover per la stazione AV di Firenze

Il testo integrale della nostra lettera al direttore del Corriere Fiorentino.

Gentile Direttore,

le scrivo per contribuire al dibattito riguardo al collegamento fra la nascente stazione sotterranea dell’Alta Velocità e la stazione di Santa Maria Novella.

La necessità di questo collegamento, si dice, nasce dall’impossibilità, per la sola tramvia, di portare dalla nuova stazione AV Belfiore a SMN i passeggeri diretti al centro. Il tram, in quel punto, è già pieno e si rischia di ricreare una situazione simile a quella del parcheggio di Villa Costanza, dove l’arrivo degli autobus turistici sovraccarica la linea a scapito dei cittadini di Scandicci e dell’Isolotto.

Ecoló è convinta che ci sia un errore fondamentale nel presentare in questi termini la questione. La nuova stazione Belfiore si trova accanto ai binari di ingresso a SMN e quindi esiste già un modo per connettere l’AV alla stazione centrale: potenziare il servizio dei treni regionali nell’area metropolitana.

Non si tratta di un’idea estemporanea. Esistono simulazioni dell’Associazione per gli Studi sulla Mobilità e i Trasporti della Toscana (AMT) che mostrano chiaramente come si tratti di un’opzione possibile e necessaria. Anche la Commissione Trasposti dell’Ordine degli Ingegneri di Firenze è intervenuto in questo senso con un comunicato pubblicato in ottobre.

In effetti, il motivo fondamentale per aver a suo tempo scelto il sottoattraversamento, con i costi ingentissimi che ne derivano sia da un punto di vista ambientale che economico, è stato proprio quello di liberare i binari di superficie dell’area fiorentina per dare vita, finalmente, a un sistema di trasporto ferroviario metropolitano simile alle S-Bahn delle città tedesche e al Passante Ferroviario di Milano.

In quest’ottica, ciò che deve essere realizzato in tempi più rapidi possibile insieme alla stazione sotterranea Belfiore, è la fermata di superficie Circondaria a servizio dei treni regionali, capace di garantire in gran parte della giornata un treno ogni 5 minuti in direzione SMN e corrispondenze convenienti per tutti i toscani che non devono andare in centro a Firenze, ma raggiungere zone diverse della regione. Si rischia altrimenti l’assurdo per cui una persona diretta a Prato o Arezzo, per trovare la coincidenza che la riporti a casa, dalla Stazione AV debba recarsi a Santa Maria Novella con il people mover, per poi transitare nuovamente sopra la stazione sotterranea in senso opposto alcuni minuti dopo.

Quella del people mover non ci sembra una soluzione di buon senso: necessita di un’infrastruttura dedicata, occupando sede sottratta ai treni regionali e metropolitani; richiede un investimento molto oneroso (la stima iniziale di 165 milioni di euro è molto probabilmente da aggiornare) e non è ancora stato chiarito se la navetta debba prevedere un biglietto ad hoc. Da questo punto di vista il fallimento del collegamento con l’aeroporto di Pisa dimostra quanto un biglietto separato possa scoraggiare l’utenza dall’utilizzo del trasporto pubblico. Infine, ma non meno importante, un aspetto politico fondamentale: costruire una navetta dedicata fra le due stazioni ridurrebbe l’incentivo a investire in futuro nel trasporto ferroviario locale.

La realizzazione di una stazione con fermate per i treni in tutte le direzioni a Circondaria invece sarebbe utile a potenziare il collegamento ai treni locali e consentirebbe di realizzare il servizio con costi contenuti, utilizzando materiale rotabile già disponibile e garantendo un’integrazione diretta con il sistema ferroviario metropolitano e regionale.

Se ci sono delle risorse disponibili occorre piuttosto concentrare gli sforzi progettuali e le risorse per garantire un collegamento diretto tra la nuova stazione AV Belfiore, che ad oggi risulterebbe servita solo dalla linea T2 della tramvia, con tutte le zone più densamente abitate della città.

Ci appelliamo quindi al Presidente della Regione, alla Sindaca e all’Assessore Giorgio perché rimettano al centro lo sviluppo del trasporto locale su treno come soluzione strategica per Firenze e per la Toscana, e accantonino l’idea di un people mover che rischia di replicare modelli fallimentari, scollegati dalle reali esigenze del territorio.

Mobilità sostenibile

Data di pubblicazione: 22 Maggio 2025

Autore: Redazione

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