
Oggi la Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione del Comune di Firenze ha approvato la proposta di insignire del Giglio d’Oro 2025 a Mario Primicerio. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a persone, associazioni, o enti particolarmente benemeriti nell’opera di promozione della pace e difesa dei diritti umani, e a favore di chi, di questi ultimi, ne sia stato gravemente privato. L’approvazione non ha visto nessun contrario.
Mario Primicerio è un matematico e politico italiano di fama internazionale, noto per le sue ricerche in matematica applicata e per il suo impegno istituzionale e civile. Professore emerito di meccanica razionale all’Università di Firenze, ha ricoperto ruoli accademici di grande rilievo ed è dal 1992 Accademico dei Lincei nella Classe di Scienza Fisiche Matematiche e Naturali.
Nel corso della sua carriera accademica, ha insegnato come professore visitatore in numerose prestigiose istituzioni internazionali, tra cui le università di Austin, Pechino, Helsinki, Minneapolis, Novosibirsk, Oxford. Le sue ricerche hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della matematica applicata.
Tuttavia, l’aspetto del suo operato a cui la città di Firenze vuole rendere omaggio oggi è il suo incessante impegno per la pace e la solidarietà tra i popoli, un tratto distintivo della sua attività per oltre sessant’anni. Già a ventidue anni, come promotore e presidente dell’Associazione per l’Incontro fra i Popoli, entrò in contatto con il professor Giorgio La Pira, allora sindaco di Firenze, che lo coinvolse nelle sue iniziative di cooperazione internazionale e dialogo interculturale. Tra gli episodi più significativi, si ricorda il viaggio del 1965 ad Hanoi durante la guerra del Vietnam, al fianco di La Pira per un incontro con Ho Chi Minh. In questa occasione, il leader vietnamita affidò loro un messaggio di disponibilità ai negoziati di pace, condizionato alla cessazione dei bombardamenti americani. Purtroppo, la fuga di notizie compromise la possibilità di una soluzione diplomatica, e i negoziati ufficiali furono avviati solo nel 1973, sulle stesse basi discusse otto anni prima.1
Negli anni successivi, Primicerio ha continuato a essere protagonista di missioni di pace in tutto il mondo, contribuendo a iniziative per la risoluzione del conflitto arabo-israeliano (dal Convegno Martin Buber a Tel Aviv nel 1966 fino al Convegno di “Terre Entière” a Parigi nel 1969) e per la pace in Vietnam attraverso conferenze internazionali a Versailles e in Canada. Ha inoltre partecipato attivamente alla Federazione delle Città Unite, presieduta da La Pira, prendendo parte a viaggi in America Latina e in altre aree critiche del mondo.
Con la scomparsa di La Pira, il suo impegno per la pace si è ulteriormente rafforzato. Nel 1984, di fronte alla crescente complessità delle relazioni internazionali, ha fondato insieme a padre Ernesto Balducci e ad altri studiosi il “Forum per i Problemi della Pace e della Guerra”, un centro di ricerca riconosciuto dall’ONU e dal Ministero degli Esteri, che ha prodotto studi e analisi di riferimento sulla guerra e le sue conseguenze.
Nel 1995, una vasta corrente di opinione a Firenze ha sostenuto la sua candidatura a sindaco. Eletto alla guida della città, ha amministrato con spirito innovativo fino al 1999, scegliendo di non ricandidarsi alla fine del mandato.
Dopo l’esperienza amministrativa, si è dedicato con rinnovata energia alla “Fondazione Giorgio La Pira”, che ha presieduto per oltre vent’anni, promuovendo la conservazione e lo sviluppo del pensiero e delle iniziative del suo mentore, con particolare attenzione ai temi della pace, della libertà e dello sviluppo dei popoli.
La Fondazione è stata quindi presente in ogni sede in cui si potesse contribuire con le idee, con la
testimonianza, con le ragioni della speranza (spes contra spem). E Primicerio è sempre stato disponibile, di fronte alle continue e pressanti richieste di studiosi, di politici, di studenti e di giovani in genere, non solo per testimoniare tante esperienze del passato, ma anche per fornire idee, proposte, suggerimenti, o per sostenere iniziative o appelli delle più varie provenienze.
Ancora oggi, Mario Primicerio continua a essere un punto di riferimento per studiosi, politici e giovani, offrendo testimonianze, idee e proposte per affrontare le sfide globali. Di fronte alle recenti crisi internazionali, i suoi appelli contro l’inerzia dei potenti e a favore di soluzioni di riconciliazione e dialogo sono stati ripresi da media e gruppi di attivisti. La sua visione resta saldamente ancorata a un principio fondamentale: la necessità di “conciliare l’inconciliabile” per costruire un futuro di pace e giustizia.
In questi mesi in cui la guerra e la violenza vengono quasi normalizzate a scapito del rispetto e della convivenza fra i popoli ci è sembrato particolarmente significativo che la scelta sia caduta su un rappresentante della tradizione pacifista fiorentina.
Ecolò si unisce a tutta la città di Firenze nel ringraziare Mario Primicerio per quanto ha saputo lasciare in eredità alla nostra comunità.
1 Questo episodio è raccontato nel libro “Con La Pira in Viet Nam” dello stesso Mario Primicerio pubblicato da Polistampa nel 2015.