
Forse perché ancora nel letargo delle vacanze natalizie, la discussione riguardo alle prossime elezioni regionali langue. Questa calma ci preoccupa, perché ci sembra che ci sia molto da discutere e molto da fare. Come ecologisti presenti nelle istituzioni del territorio toscano, sentiamo l’imperativo invece di avviare una discussione sul cambiamento che deve essere realizzato. Vogliamo che gli elettori toscani siano in messi in condizione di poter dare una svolta alla direzione dello sviluppo della nostra Regione. Un territorio dalla grande tradizione di protezione sociale e inclusione. Ma una Regione che sta perdendo la sua dinamicità sociale ed economica, sta invecchiando, si sta deindustrializzando e ciononostante è ancora molto lontana dagli obiettivi che si è data per la tutela dell’ecosistema e la e riduzione dell’impatto umano sul territorio.
Se gli ecologisti hanno chiaro cosa si dovrebbe fare per realizzare una Toscana sostenibile e pronta a proteggere i cittadini più vulnerabili dalle grandi trasformazioni che ci attendono, molto più complicato è capire come si possa agire in vista delle imminenti elezioni.
Il silenzio attorno ad un’alternativa al governo regionale uscente, che vede a sostegno del Presidente Giani una coalizione che comprende solo Italia Viva oltre al PD, ci preoccupa. Ci preoccupa perché vediamo il rischio che all’interno del centro sinistra si chiuda, o che non si apra mai, lo spazio per una discussione sul futuro della Regione. Un futuro che non può avere come unico obiettivo qualificante la resistenza allo smantellamento da parte del governo Meloni dei sistemi sanitari regionali, ma può e deve realizzare molte altre trasformazioni, a beneficio delle persone, del nostro territorio, del nostro pianeta.
Pensiamo che le innovazioni che potranno fare una differenza in termini di offerta elettorale per la Toscana siano essenzialmente due: per prima cosa l’apertura della coalizione di centro-sinistra a forze politiche che condividono alcuni importanti temi della visione ecologista, ovvero Sinistra Italiana e il Movimento 5 Stelle, che non hanno appoggiato la candidatura di Giani cinque anni fa, in secondo luogo l’apertura di un percorso di primarie nelle quali al legittimo candidato del PD possa essere opposta una o un rappresentante coerente con la visione ecologista e progressista.
Ecolò guarderebbe con grande interessa ad un percorso di questo tipo e siamo sicuri che come noi una moltitudine di piccole realtà ecologiste, civiche e progressiste che popolano il nostro territorio siano disponibili a contribuire a dare una speranza al futuro della Toscana.
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[Foto: Le pale eoliche del Monte Secchieta spuntano dalle nuvole, Fonte: Valdarno 24]