Per l’addizionale comunale Irpef siamo convinti che l’innalzamento delle tasse debba sempre essere associato ad una maggiore offerta di servizi pubblici essenziali e gratuiti. Per questo pensiamo che la rimodulazione dell’Irpef in direzione progressiva dovrà essere accompagnata ad una riduzione sostanziale del costo dei servizi di trasporto pubblico (fino in prospettiva alla gratuità). Abbiamo avanzato questa proposta in dettaglio qui (https://www.ecoloitalia.it/2022/12/27/trasporti-gratis-a-firenze/ ).
Per quanto riguarda altri tributi, proponiamo l’introduzione di una tassazione agevolata per gli esercizi commerciali che dimostrano un impegno ecologico, ad esempio rinunciando all’uso della plastica o offrendo prodotti sfusi, attraverso una riduzione della tariffa TARI. Inoltre, suggeriamo l’adozione di un coefficiente ambientale nel calcolo del costo per l’occupazione di suolo pubblico, favorendo gli esercizi che adottano pratiche a minore impatto ambientale.
Installazione di pannelli fotovoltaici in parcheggi pubblici: Proponiamo di collocare impianti fotovoltaici su tutti i parcheggi scoperti di proprietà pubblica in cui questo sia possibile, riducendo così anche le alte temperature al suolo, grazie alla maggiore ombreggiatura, senza introdurre limitazioni di altezza dei veicoli fruitori (per esempio, camper). Il comune potrebbe usare un bando di gara per offrire il diritto di superficie di questi spazi, incentivando gli investimenti privati in questa iniziativa verde.
Obbligo e incentivazione per i parcheggi privati: Estenderemo l’obbligo di installazione di pannelli fotovoltaici anche ai parcheggi privati, come quelli di supermercati e centri commerciali, incoraggiando questa pratica attraverso incentivi specifici. Questo sforzo sarà integrato con progetti per ridurre le superfici impermeabili e per introdurre nuove aree verdi, contribuendo a mitigare gli effetti delle isole di calore urbane e altri impatti del cambiamento climatico.
Integrazione con le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): I parcheggi pubblici, inclusi quelli presso strutture come gli ospedali di Careggi e Meyer, e il parcheggio scambiatore Guidoni T2, saranno considerati per l’inclusione nelle CER esistenti, potenziando così l’infrastruttura energetica della comunità.
Collaborazione con proprietari di spazi privati: Il comune si dovrebbe impegnare a dialogare con i proprietari dei parcheggi privati per facilitare l’adozione di queste misure, specialmente nelle aree dove le CER sono già attive e il processo di integrazione può risultare più agevole.
Comunità energetiche. Oltre ai progetti attualmente in corso promossi dal Comune, relativi alle aree coperte dalle aree delle cabine primarie AC00100633 per il Q4 e AC00100654 per il Q5, proponiamo di avviare un percorso di valutazione per le altre aree. In particolare, l’area sottostante la cabina primaria AC00100653, con territorio in parte anche nel Comune di Sesto Fiorentino, nonostante la ridotta presenza di edifici pubblici su cui poter installare impianti fotovoltaici, presenta una condizione favorevole di integrazione tra impianti privati, data la presenza di tanti edifici industriali, e coinvolgimento di un’area popolare, altrimenti esclusa, che potrebbe beneficiare dei vantaggi delle CER per il consumo di energia rinnovabile. Porteremo avanti la costituzione di una Comunità Energetica anche in quest’area con una forte caratterizzazione solidale a vantaggio delle persone residenti.
Elettrificazione. Il comune ha recentemente stipulato un accordo con Be Charge (Eni) per la modernizzazione e l’espansione delle colonnine di ricarica esistenti. Tuttavia una vera innovazione sarebbe rappresentata dall’integrazione di prese di ricarica nei lampioni stradali, un approccio già adottato con successo in città come Londra. Questa soluzione offrirebbe migliaia di punti di ricarica lenta, accessibili senza necessità di parcheggi dedicati, risultando molto più funzionali rispetto alle colonnine di ricarica rapida, che sono più adatte per le arterie principali e meno per l’uso urbano quotidiano.
promuovendo percorsi di mediazione incentrati sulla promozione della democrazia locale, ad esempio in Kosovo
sostenendo processi di ricostruzione inclusiva di città ferite, ad esempio in Ucraina, anche prima della fine del conflitto armato
sostenendo le campagne per introdurre e consolidare l’esperienza dei Corpi civili di pace
avviando percorsi di collaborazione con le istituzioni italiane, europee ed internazionali dedite alla promozione della pace: Unione europea, OSCE, Nazioni Unite, Unione Africana
lavorando di concerto con le Università presenti in città, inclusi i campus di Università internazionali, per elaborare iniziative congiunte di ricerca, formazione e intervento per la promozione della pace.
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